Pensiero libero

Sono sempre stato orgoglioso di essere Italiano e di vivere nella terra che fu di Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Botticelli, Canova, Massimo Troisi, Totò, i De Filippo...di Sandro Pertini, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rita Levi Montalcini per citarne solo alcuni.
Ho sempre amato l'Italia e le sue bellezze artistiche e naturali, la cultura millenaria, e ho sempre guardato con ironia e un pizzico di presunzione all'invidia che il mondo intero aveva per il mio paese.
Ma oggi, non mi sento più italiano...non voglio più vivere in un paese costantemente depauperato delle sue risorse artistiche e scientifiche da nazioni senza storia che sfruttano l'italietta presuntuosa, superficiale e ignorante che è diventata oggi.
Un'italia che è vittima di se stessa, di uno stato che, a prescindere da colori politici, reprime qualsiasi forma di cultura e libertà, cancella sogni e speranze, fortifica dubbi e paure, premia chi di mafia si nutre perchè è esso stesso "stato mafia" timoroso che un giovane ideale possa minare vecchie fondamenta ormai già prive di qualsiasi sostegno.
Non amo più questa italia priva di speranza, che impedisce ai giovani di crescere, agli uomini di  lavorare, alle donne di vivere e a chi ormai ha smesso di lottare di andarsene in pace.
Odio questo paese in cui la gente è ormai priva di scienza e coscienza, di qualsivoglia rispetto per se stessa e per gli altri, che non chiede più nulla e non cerca risposte.
Odio questa italia, la odio con tutto me stesso eppure spero sempre che un giorno ci sia qualcuno che mi dica che la vera Italia esiste ancora, ed è sempre la mia stessa artistica Italia invidiata da tutti.

Daniele



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